I dati rilevati in quest'ultimo anno evidenziano che la soluzione non ha portato (come avevamo anticipato sarebbe accaduto) i risultati ipotizzati dalla Regione di una riduzione del numero dei cinghiali. Di contro, è minata l'integrità di un sito di interesse comunitario; un'isola ecologica importantissima sotto tanti punti di vista che rischia così di perdere le sue peculiarità. La Regione pare voler confermare la scelta. Tutto questo contro il parere della popolazione e delle imprese agricole che vivono e operano nell'oasi. Restiamo sul "pezzo” insieme al Comitato che continua a richiedere il ripristino dell'area originale. Prossimamente ci saranno iniziative.
Il documento inviato alla Regione Emilia Romagna con la richiesta di ripristino dell'oasi
La posizione del coordinamento associazioni ambientaliste