Alba sul Vettore
Sabato 23 e domenica 24 giugno 2012
Bello e sorprendente il weekend sui Monti Silbillini !!
Sabato, dopo la Messa a Visso, siamo arrivati a Castelluccio di Norcia. Davanti al Vettore illuminato dal sole al tramonto, abbiamo cenato in un agriturismo assaggiando le prelibatezze della zona. Poi ci siamo spostati a Forca di Presta e bivaccato all’aperto, sotto una incredibile stellata. Un paio di ore di sonno, poi all’1 e 30’ abbiamo attaccato la ripida salita al Vettore. Alle 4 eravamo sulla cima. In tempo per goderci l’aurora e poi, finalmente, l’alba. Foto di gruppo e ripida discesa fino alla bella conca glaciale del Lago di Pilato. Poi di nuovo in quota in uno scenario alpino, fino a Forca Viola (ampio balcone panoramico su tutta la Piana di Castelluccio colorata dalla fioritura stagionale). Infine un’ancora lunga e panoramica discesa fino al paese. Recuperate le auto ci siamo allontanati in fretta dalla Piana invasa nel frattempo da centinaia di auto, moto e camper parcheggiati ovunque, fino nei campi. Lo sconcerto per questa incapacità di apprezzare la bellezza non ci ha tolto dalla mente quella che noi abbiamo potuto e saputo vedere. Grazie a Dio, per dirla con Tiziano Terzani, “…nessuno può pensare di portarsi a casa un’alba o un tramonto”.
L’estate è arrivata e uno dei luoghi più suggestivi da visitare in questo periodo dell’anno è la piana di Castelluccio, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. In questo angolo d’Italia sono sorte molte leggende attorno a figure mitologiche e storiche. Una leggenda vuole che in una grotta del vicino monte della Sibilla, da cui prende il nome tutta la zona, abitasse nei primi secoli dopo Cristo una donna con poteri divinatori, maga e incantatrice. Un’altra leggenda racconta che Pilato, tornato a Roma dalla Palestina, fu condannato a morte da Tiberio. Il suo corpo, chiuso in un sacco, venne affidato ad un carro di bufali lasciati liberi di peregrinare senza meta e sarebbe precipitato nel lago dall'affilata cresta della Cima del Redentore. Anche per questo il lago, a partire dal XIII secolo è stato considerato luogo di streghe e negromanti, tanto da costringere le autoritá religiose del tempo a proibirne l'accesso e a far porre una forca, all'inizio della valle, come monito. Intorno al suo bacino furono alzati muri a secco al fine di evitare il raggiungimento delle sue acque. Non è frutto di leggende ma non è meno affascinante la presenza di un ospite particolare, il Chirocefalo del Marchesoni: è un piccolo crostaceo di colore rosso che misura 9-12 millimetri e nuota col ventre rivolto verso l'alto. Il Monte Vettore (detto anche Vetta del Re) è la cima più alta del parco e sovrasta la piana di Castelluccio, famosa per la produzione delle lenticchie ma nota ai naturalisti anche per la fioritura delle piante spontanee che, solo in questo periodo dell’anno, offre uno spettacolo di colori che ormai non si ritrova più in altre parti dell’appennino. La salita al Vettore sarà quindi l’occasione per ammirare scenari di cielo e di terra unici.
Programma
Ore 15,30 ritrovo e partenza con mezzi propri da Rimini - parcheggio della Polisportiva Stella.
Ore 18,30 Santa Messa nella chiesa di S. Maria a Visso.
A seguire si prosegue per Castelluccio dove ceneremo. La proposta è quella di assaggiare prelibatezze del luogo presso un agriturismo, degustazione di prodotti locali ad un costo che si aggira intorno ai 15 euro.
Dopo cena ci spostiamo a Forca di Presta dove pernotteremo sui prati all’aperto.
Prima tappa: intorno alle ore 1,30 salita al Vettore (2476 m.) da Forca di Presta (1531 m.), passando per il Vettoretto 2032 m. e il rifugio Zilioli 2233 m. con arrivo in vetta prima dell’alba.
Seconda tappa: dopo l’alba scenderemo al lago di Pilato (1950 m.), quindi Forca Viola (1936 m.), Capanna Ghezzi (1520), Castelluccio (1452 m.) dove si prevede di arrivare per l’ora di pranzo.
Note tecniche
- Dislivello in salita 1150 m., dislivello in discesa 1050 m., lunghezza 17 km., percorrenza 8h
- Escursione di grado EE.
- Abbigliamento: giacca a vento o impermeabile; obbligatori scarponi da trekking, torcia elettrica, sacco a pelo e altri indumenti adatti per dormire all’aperto di notte, tappetino da campeggio o tela cerata per evitare il contatto col terreno umido.
- Acqua e viveri per la colazione di domenica mattina.